La storia di Achelse Kluis inizia
nel 1648 con la costruzione della cappella nella città di Achel, al confine con l'Olanda.
Nel 1686 divenne abbazia, ma fu distrutta durante la rivoluzione francese e ricostruita nel 1844.
Da quel momento l'abbazia divenne un posto adibito all'allevamento, alla falegnameria, alla battitura del
rame, alla forgiatura del ferro e altro. Nel 1852 le cose cambiarono radicalmente,
con l'apertura della prima fabbrica di birra della cappella, con
l'obiettivo di soddisfare tutte le esigenze dell'abbazia per quanto
riguardava luppolo e malto. La prima birra prodotta fu la
Patersvaatije, una birra marrone, soprannominata "barile
dell'abbazia". Da qui la storia dell'Abbazia si mischia alla storia europea, con chiusure e riaperture
dettate dai conflitti mondiali, e lo sviluppo di nuove ricette e procedure di lavorazione stagionali.
Ora, come tutte le altre birrerie Trappiste, le birre vengono vendute per sostenere il monastero e
organizzazioni di beneficenza.