I Vignali
Le radici dell'azienda affondano nel sogno dell'avvocato Antonio Cauti che già dagli anni '50 desiderava una piccola proprietà a Torre de Passeri, luogo che lo legava molto alla famiglia di sua moglie Francesca de Pompeis.
Il primo passo verso questo sogno fu l'acquisto di una vecchia casa colonica in pietra, situata su una collina con una vista panoramica mozzafiato, in una località chiamata "I Paduli". Tuttavia, il progetto di ristrutturare questa casa e farne il centro dell'azienda si interruppe a causa dell'alta domanda di imprese edili per le ricostruzioni post-belliche.
Nonostante gli ostacoli, il sogno di Antonio Cauti rimase vivo, e con pazienza, fu costruito un magazzino per attrezzature agricole sullo stesso sito. Successivamente, furono piantati i primi vitigni di Montepulciano, una varietà autoctona. Nel corso degli anni, l'azienda si espanse, acquisendo terreni adiacenti, in particolare nella zona chiamata "I Vignali", che era favorevole alla coltivazione di uve.
L'azienda prese il nome da questa zona, diventando "I Vignali". Per supportare la crescita dell'azienda, furono utilizzati gli antichi locali nel centro storico di Torre de Passeri.
Tuttavia, un terremoto nel 2009 costrinse l'azienda a sospendere l'attività. Nel 2017, il sogno riprese vita grazie al giovane nipote Alessandro Ciarlo, che riprese la produzione di olio d'oliva di alta qualità. Alessandro si dedicò a perfezionare il suo olio, imparando da esperti e partecipando a corsi di formazione.
L'azienda ha inoltre abbracciato l'agricoltura biologica e ha piantato nuove varietà di piante di olivo, come l'Intosso, l'Ascolana e la Coratina, per produrre un olio fruttato e persistente. Alessandro si occupa personalmente delle operazioni in vigna, dalla potatura ai trattamenti, mentre durante la raccolta, vengono impiegate forze lavoro per garantire la freschezza delle olive.
L'olio viene accuratamente filtrato prima di essere commercializzato per rimuovere eventuali impurità e preservarne la qualità. Inoltre, l'azienda ha anche vigneti, tra cui il Montepulciano abruzzese e il Moscato autoctono, che seguono la filosofia dei vini naturali, con una minima lavorazione in cantina e fermentazione spontanea.
Questo approccio alla produzione di olio e vino mette in evidenza l'impegno dell'azienda per la genuinità e la qualità dei suoi prodotti.
I vini
Filippo il giovane - 100% montepulciano - vino rosato
Uve raccolte a mano in cassetta, pigiate e diraspate mediante opportuno macchinario e lasciate a macerare in tini di cemento per 8 ore; al termine di questo ciclo viene estratto il mosto tramite il metodo del salasso e la restante uva rimane all'interno del tino a macerare per essere poi utilizzata per la produzione del vino rosso.
Ultimata la fermentazione del mosto nei tini di cemento e prima dell'imbottigliamento si effettuano due travasi. Il vino, con la sola piccolissima aggiunta di una irrisoria quantità di solforosa, non viene ne filtrato ne chiarificato.
Questo vino va servito freddo; in bocca può presentare una iniziale leggera bolla che però svanisce rapidamente, segno della fermentazione malolattica ultimata in bottiglia.
La bella Luli - 100% trebbiano - vino bianco
Uve raccolte a mano in cassetta, pigiate e diraspate mediante opportuno macchinario e successiva pressatura diretta; fermentazione spontanea in tini di cemento.
Prima dell'imbottigliamento vengono effettuati due travasi con l'aggiunta di pochi solfiti.
Il vino non viene filtrato ne chiarificato.
Il Diplomatico - 100% Montepulciano - vino rosso
Uve raccolte a mano, pigiate e diraspate mediante opportuno macchinario e lasciate a macerare per circa 5 giorni durante i quali vengono eseguite due follature giornaliere.
Dopo la macerazione l'uva viene pressata e rimessa in tini di cemento per consentire l'ultimazione della fermentazione. Prima dell'imbottigliamento vengono fatti due travasi.
Il vino, con la sola piccolissima aggiunta di una piccola quantità di solforosa, non viene ne filtrato ne chiarificato e ha un affinamento in bottiglia di 6 mesi per renderlo più rotondo.
Raggio di sole -100% Moscato - vino dolce
Uve lasciate appassire naturalmente sui filari, successivamente raccolte, pigiadiraspate e pressate, fermentazione spontanea in tini di cemento.
Prima dell'imbottigliamento vengono effettuati due travasi.
Il vino, con la sola piccolissima aggiunta di una irrisoria quantità di solforosa, non viene ne filtrato ne chiarificato.
L'olio
L'azienda ha una predominante quantità di piante di olivo della cultivar Leccino, varietà abbastanza comune, facilmente reperibile in quasi tutta Italia.
A queste piante ne sono state però aggiunte altre autoctone della zona, maggiormente fruttate, come l'Intosso, la Toccolana, l'Ascolana tenera, Gentile di Chieti e il Tortiglione.
In una piccola parte, distribuite in forma sparsa, si possono trovare anche il Moraiolo e il Frantoio.
La raccolta avviene a ottobre in modalità differenziata in base alla invaiatura delle olive e quotidianamente queste vengono portate in frantoio per essere molite e, l'olio ottenuto, viene tempestivamente filtrato.
Ogni olio ricavato viene messo in serbatoio e contenitori separati a seconda della cultivar, per poi a fine stagione essere blendizzato con lo scopo di creare due tipi di olii:
Ramo d'oro, l'olio dedicato al settore Ho.re.ca. che partecipa anche ai più importanti concorsi.
Oliva, un blend meno fruttato, che può accompagnare qualsiasi pietanza e destinato ad un uso quotidiano.
L'olio della campagna olearia 2022/2023 per la prima volta ha partecipato ai più importanti concorsi nazionali e internazionali ottenendo molteplici premi e riconoscimenti, sia per il design all'interno dei concorsi di design (packaging), sia nell'essere annoverato in particolare dalle più importanti e prestigiose guide esclusive dell'olio del gambero rosso e dello slow food.