Il Porto, rinomato vino liquoroso, ha le sue radici nel nord del Portogallo, particolarmente nella valle del Douro, estendendosi fino a 100 km ad est di Porto, la capitale. L'idea di fortificare il vino con alcol durante il suo trasporto marittimo, nacque dagli Inglesi, desiderosi di vini da consumare in patria. Questa pratica, comune anche per lo Sherry e il Marsala, divenne fondamentale per garantirne la conservazione.
La storia del Porto risale all'epoca romana, ma le prime esportazioni significative verso la Francia avvennero nel 1200. Durante il XVII secolo, le ostilità tra Inghilterra e Francia bloccarono le importazioni di vino di Bordeaux in Inghilterra, aprendo nuovi mercati per i vini portoghesi. Lord Methuen fu il primo a siglare un accordo per l'importazione dei vini della valle del Douro, apprezzati per la loro costanza e qualità.
Per garantire la conservazione durante il lungo viaggio, il vino veniva fortificato con Brandy, interrompendo la fermentazione e lasciando residui zuccherini che conferivano morbidezza. Il successo del Porto portò molti commercianti Inglesi a stabilirsi in Portogallo, influenzando ancora oggi i nomi dei produttori.
I vitigni principali per il Porto rosso includono Touriga Nacional, Tinta Barroca, Tinta Cao, Touriga Francesa, Bastardo e Tinta Roriz. Per il Porto bianco, vitigni come Moscatel, Malvasia, Viosinho, Donzelinho, Branco ed Esgana Cao sono utilizzati. I vigneti si estendono lungo il Douro, suddivisi in tre aree principali: Baixo Corgo, Cima Corgo e Douro Superior, ognuna con caratteristiche uniche di terreno e clima.
In passato, la produzione veniva trasportata via fiume a Villa Nova de Gaia, ma oggi viene effettuata tramite autobotti refrigerate. Il Porto continua ad essere un simbolo di eccellenza vinicola, con una storia secolare e una produzione ancora oggi apprezzata in tutto il mondo.
Quando si beve il vino Porto?
Il Porto è un vino versatile che si presta ad abbinamenti con una vasta gamma di piatti. Per i secondi piatti, si sposa bene con carni di maiale, anatra all'arancia, paté di foie gras e baccalà alla portoghese. Nei formaggi, si esalta con varietà erborinate come lo Stilton inglese e il Gorgonzola.
È perfetto anche per gli aperitivi, da gustare con crostini di pesce, mentre il Porto bianco dolce si abbina splendidamente ai dessert, in particolare con cioccolato, frutti rossi e frutta secca come noci, mandorle e nocciole.
La temperatura di servizio varia: il Porto bianco si gusta meglio intorno ai 8-12 °C, mentre le altre varietà vanno servite intorno ai 15-20 °C. È importante conservarlo in un luogo fresco e buio, a temperatura ambiente se chiuso con tappo a vite, e sdraiato se il tappo è a turacciolo.
Per un'esperienza di degustazione completa, si consiglia di servire il Porto nei bicchieri "copita", calici a tulipano che permettono agli aromi di concentrarsi. Può essere apprezzato da solo come vino da meditazione, soprattutto nelle annate più pregiati.
Oltre ad essere una bevanda, il Porto può essere utilizzato anche in cucina. È un ingrediente delizioso in ricette come il budino portoghese e viene spesso usato per insaporire carni e pesce, come gamberoni e polpette.
La gradazione alcolica del Porto si attesta intorno ai 19-20 gradi, rendendolo una scelta eccellente per chi cerca un'esperienza gustativa intensa e avvolgente.
Qual è il Porto più buono?
Esistono sette tipi fondamentali di vino di Porto:
Categorie base: includono varietà di Porto che non rientrano nelle specifiche categorie di Bianco, Ruby o Tawny.
Porto bianco: un Porto prodotto utilizzando uve bianche, caratterizzato da un colore chiaro e un gusto fresco e fruttato.
Porto ruby: un Porto giovane, fruttato e vigoroso, caratterizzato da un colore rosso intenso.
Porto tawny: un Porto invecchiato in botti di rovere, che sviluppa aromi di frutta secca e spezie, con un colore tawny o ambrato.
Tawny invecchiato: un tipo pregiato di Porto tawny, invecchiato per almeno 10 anni (fino a 40 anni), che offre una complessità e una profondità di gusto straordinarie.
Colheita: un Porto tawny di singola annata, invecchiato per almeno sette anni in botti di rovere, che esprime le caratteristiche specifiche dell'annata di produzione.
LBV (Late Bottled Vintage): un Porto prodotto da una singola annata e invecchiato in bottiglia per un periodo di tempo prolungato prima di essere commercializzato.
Vintage: il Porto più pregiato, prodotto solo nelle migliori annate e invecchiato in bottiglia per un minimo di due anni prima della commercializzazione. Offre una straordinaria complessità aromatica e un potenziale di invecchiamento notevole.
Questi sette tipi rappresentano una vasta gamma di varietà e stili di Porto, ciascuno con le proprie caratteristiche distintive e fascino unico.
La scelta del Porto più buono dipende dai gusti personali e dalle preferenze di degustazione. Tuttavia, tra i tipi di Porto più apprezzati vi è il Tawny invecchiato, che rappresenta un'opzione di alta qualità nel panorama dei vini di Porto.
Il Tawny è un blend di diversi porti selezionati per le loro caratteristiche distintive. Dopo quattro anni di invecchiamento in botti di rovere, durante i quali avviene anche un processo di ossidazione favorito dai travasi annuali, il vino raggiunge la sua maturità. Una volta pronti, i vari componenti vengono assemblati e imbottigliati.
Il risultato è un vino complesso, caratterizzato da una lunghezza in bocca notevole e una struttura molto corposa. Il Tawny invecchiato si distingue per le sue sfumature di frutta secca, miele e spezie, offrendo un'esperienza gustativa avvolgente e appagante.
Grazie alla sua complessità e alla sua versatilità, il Tawny invecchiato si presta magnificamente come vino da dessert, abbinato a dolci al cioccolato o confetture. La sua ricchezza e profondità di gusto lo rendono un'ottima scelta per concludere un pasto in modo raffinato e soddisfacente.