La piccola realtà artigianale di Valdisole nasce con l’obiettivo di mostrare un volto nuovo del Roero e delle Langhe. I vini sono prodotti con grande volontà di sperimentare e con il minimo intervento enologico (solo piccole dosi di solforosa aggiunte prima dell'imbottigliamento). L'azienda nasce nel 2015 per opera di Giuseppe che acquista su un sito Internet una piccola vigna abbandonata situata nel comune di Corneliano d'Alba. Alla fine del 2017, in azienda entra anche Kyriaki. Nessuno dei due proviene da una famiglia di viticoltori e hanno intrapreso la strada che li ha fatti divenire produttori solo per assecondare la loro fervida passione per il mondo del vino. Negli anni, si sono aggiunte altre parcelle sparse nel territorio roerino e in piccola parte anche nelle Langhe. Buona parte di questi vigneti sono stati iscritti al registro dei vigneti eroici e storici in quanto non sono gestibili meccanicamente.
I vini di Valdisole sono un mix di pratiche vinicole utilizzate in diversi territori enoici del mondo, con un solo principio imprescindibile: “dalla vigna alla cantina, l’unico ingrediente è l’uva”.
Valdisole vanta oggi una superficie vitata di 5 ettari, dedicati a varietà tradizionali del Piemonte come il Nebbiolo, l’Arneis, il Moscato Bianco ma soprattutto varietà poco conosciute e a rischio di estinzione come la Malvasia Moscata, il Moscato Nero d'Acqui, il Bragat Rosa e il Pelaverga grosso. Tutte le vigne sono condotte con pratiche altamente sostenibili che prevedono la totale esclusione di prodotti chimici di sintesi, in favore dello zolfo minerale e di preparati organici di varia natura.
L’approccio enologico è finalizzato a risaltare l’espressione dei vitigni e del territorio senza alcuna forzatura, motivo per il quale negli ultimi anni i contenitori preferiti per le vinificazioni sono quelli di acciaio inox. Le fermentazioni sono affidate ai soli lieviti indigeni ed escludono l’impiego di coadiuvanti e additivi enologici. I vini bianchi, alcuni dei quali sono l'unica espressione artigianale presente sul mercato di vitigni rari come la Malvasia Moscata, sono prodotti con un prolungato contatto con le bucce fino ad un tempo che può arrivare ai 9/10 mesi. Dove le condizioni lo permettono alcuni vini vengono affinati con stile ossidativo come tradizione dello Jura.