Domaine Obriere
Il Domaine Obrière nasce dall'idea di Charles Mackay un giovane ragazzo franco-scozzese laureato in economia e sviluppo sostenibile ma con una forte voglia di lavorare con le mani.
Tornato in Francia nel 2014, dopo aver trascorso due anni in Bolivia, Charles ha deciso di diventare un vignaiolo a Béziers. Ha iniziato ottenendo un diploma professionale in viticoltura a Pézenas, facendo numerosi stage tecnici (vendemmia, vinificazione, potatura)in diverse tenute per imparare il mestiere.
Prese poi in affitto 2 ettari di terreno convertendolo all'agricoltura biologica ed una cantina che chiamò Domaine Obrière (lavoratore in occitano), come omaggio alla sua situazione. Nello stesso periodo conosce Sara, con cui condivideva la sua stessa passione per l'ecologia e che decise di trasferirsi con lui e di reinventarsi.
Nel 2020, hanno certificato la cuvée Pelbery come "vino naturale".
Coltivano i loro 3,5 ettari di vigneti in terrazza in agricoltura biologica e agroforestale, applicando alcuni principi della biodinamica (trattamenti a base di erbe per la vigna, seguendo il calendario lunare). La maggior parte dei vigneti è allevata a gobelet (senza sostegno) e ha un'età compresa tra i 30 e gli 80 anni.
La potatura delle vigne e la vendemmia sono effettuate manualmente. Nel processo di vinificazione, non vengono utilizzati additivi, e si fa uso di lieviti indigeni, l'invecchiamento avviene in serbatoi d'acciaio inox, seguito da un periodo di 3-4 mesi in anfora. Le dimensioni della tenuta e le metodologie impiegate comportano piccoli volumi di produzione, rendendo ogni cuvée una rarità.